Archive for Novembre, 2008

Novità e materiali sul sito

Domenica, Novembre 30th, 2008

Segnalo gli articoli, saggi o recensioni di recente pubblicazione sul sito:

nella sezione Narrativa e poesia:
- la recensione del poema “Il Sogno” di Adriano Accorsi;
- la recensione della silloge “Autunno” del poeta Ottaviano De Biase;

nella sezione “Università e Ricerca”:
- la recensione al saggio “Sordità e apprendimento della lingua” di Giuseppe Gitti;
- l’articolo su “L’integrazione scolastica dei disabili: problemi ancora irrisolti”;
- l’articolo su “La definizione di DISABILITA’ “.

Osservare il sordo

Giovedì, Novembre 27th, 2008

Nella biografia di Leonardo da Vinci troviamo delle intuizioini sull’importanza dell’osservazione sistematica. Il grande vinciano annota  che in gioventù, nella bottega del Verrocchio, aveva familiarità con i pittori sordomuti, i quali ritraevano ricchi commercianti e artigiani fiorentini. Leonardo considera «il sordomuto come  interprete di movimenti e modello di espressione». La motilità delle mani non sfuggiva al genio di Leonardo, per cui «i sordomuti sono maestri dei movimenti e intendono da lontano di quel che uno parla, quando esso accomoda i modi delle mani come la parola» (cfr la  sua biografia).

Oggi abbiamo necessità, più di ieri, dell’educazione visiva. Perché  la gente è esposta, in modo forsennato, a “sentire” le parole e non a penarle anche visivamente. Le parole hanno perduto il valore precipuo, si sono staccate dal silenzio, il movimento dell’articolazione genera la favella, il «comunicare» acustico-verbale, vale a dire il confrontare dei propri ‘movimenti’ con quelli dell’interlocutore. Oggi non si è più in grado di parlare riconoscendo e utilizzando cognitivamente i lessemi; si grida, ci si azzuffa verbalmente o con una dappocaggine mimica, sino alle minacce quando ci si accorge che la nostra incompetenza e  ignoranza ci faranno soccombere. L’Italia ha numerose Facoltà di Scienze della comunicazione; il motivo che le hanno indotte a crearle è che i giovani - frequentando le diverse discipline insegnate nelle stesse - prenderanno coscienza del valore profondo di quel che si dice e/o come lo si dice. Con l’avvento dei politici “proprietari dei media” la parola, che un tempo veniva considerata di inestimabile valore, il logos per antonomasia, è stata trasformata in un processo mercemonico, col supporto di strumentazioni mediali e la complicità di giornalisti disonesti o senza scrupoli deontologici. Ecco che è utile riprendere confidenza col silenzio, il quale è la base dell’osservazione, nell’intuizione delle simmestrie, della capacità di labioleggere, del significato nascosto dell’espressività e  delle posture (…)

Temere l’Orlando… furioso

Lunedì, Novembre 17th, 2008

Orlando (il politico dell’Idv) è stato considerato, da sua Emittenza, «furioso» e, pertanto, non gli è stato permesso di superare l’ostacolo dal Pdl per la presidenza della Commissione di vigilanza della RAI. E’ l’ultima dimostrazione che non c’è democrazia nel nostro Paese. Gli yesmen sono sempre svelti a condividere la politica del signor B., o a confermargli il loro «lecchismo» (neologismo). Berlusconi ce l’ha a morte col presidente dell’Idv per avergli rotto… le uova nel paniere scoprendo i sotterfugi, le seduzioni nei confronti di Veltroni mettendolo sull’avviso. Perché tanto accanimento per bloccare Orlando, deputato di Di Pietro? Usiamo il cervello e riflettiamo, aiutati anche dell’apporto del giornalista Marco Travaglio. Perché, per capire le azioni di Berlusconi, bisogna documentarsi sui testi di questo bravissimo giornalista che capisce le cose a volo come era Indro Montanelli. Travaglio scopre, nelle sue ricerche sull’imprenditore Berlusconi, come ha accumulato i primi miliardi a cavallo degli anni Ottanta del secolo scorso, se non altro con un’imprenditoria del malaffare. Orlando allora denunciava la mafia e il “commercio” degli stupefacenti sulla rotta Stati Uniti-Sicilia! In quel periodo il politico palermitano era forte con la sua “Rete” che, senza sproposito, può essere considerata l’embrione dell’Idv. Fare eleggere Orlando presidente della Commissione, dargli il controllo della TV di Stato, per il signor B. significava riaccendere il conflitto d’interessi. Di Pietro l’ha vista giusta proponendo Orlando, come spesso gli accade in quest’ultimo periodo, ma non ha capito - anzi l’ha capito benissimo! - che il Parlamento, sia a destra che a sinistra, straripa di “ometti”: e non può che essere così perché sono stati messi lì dai propri leaders di partito. Ciò che urta è che Berlusconi, dopo averti fregato, ha la sfrontatezza di dire che lui non centra. La solita menzogna che il giorno dopo smentisce dichiarando che i giornalisti hanno interpretato male le sue parole. Ma noi siamo dell’Idv, pochi ma buoni, non mischiateci con quegli uomini pavidi, di «servizio alla persona». La “dittatura trappola” che sperimentiamo oggi è tra le peggiori perché corrode il coraggio, affievolisce l’intelligenza e annichilisce il futuro dei giovani. Allora modifichiamo le parole del procuratore capo di Mani Pulite, Borrelli, quel suo accorato «resistere» diventi «Finiamola! Finiamola! Finiamola!» con questa sceneggiata di pseudodemocrazia. www.renatopigliacampo.it