Archive for Aprile, 2009

Plauso a chi non ci ha preso in giro

Mercoledì, Aprile 29th, 2009

Quando si avvicinano le elezioni, di ogni tipo, molti candidati entrano in ansia. Una volta  accadeva anche a me. E più la fatidica data si avvicinava tanto più mi impegnavo, frenetico, con la mente in special modo, allenata alla percezione visiva, proiettata sulla scheda: e se ero candidato sognavo, di notte, voti voti voti che mi franavano addosso, mi soffocavano. Poi veniva il giorno della realtà, il giorno atteso, e mi avvedevo delle illusioni, delle prese in giro del “mio” partito. La verità è che, in Italia, i candidati con problemi di disabilità sensoriale o fisica sono raramente ‘aiutati’ dai propri partiti.  La politica, in Italia, è maschilista. Il rispetto della donna non c’è, tanto meno ci si schiera per lui, il mio amico disabile che ho scolpito nella epigrafe della prima edizione del mio Dizionario della disabilità, dell’handicap e della riabilitazione, Armando editore,  Roma, attualmente si sta  stampando la seconda edizione, con le parole di Bertrand Russell che predede la prefazione: «Tre  passioni, elementari e onnipotenti, hanno segnato la mia vita: lo struggente desiderio d’amore, la ricerca della verità e una compassione lacerante per le sofferenze del genere umano.» Adesso capisco perché mi buttavo avanti, in prima fila, perché amavo gli altri, tutti. Volevo superare le ipocrisie, gli egoismi di coloro che dicono “non posso”, “non ho tempo per te”, di chi fa il calcolo, gli strategi della politica che, con il manuale Cencelli, soppesa ogni voto. Io mi affidavo al voto dell’entusiasmo, della scoperta, dell’amore. Erano grida vuote, ingenue. Oggi “bisogna apprarire”, dicono gli studiosi della comunicazione (massmediologhi).  I problemi “nostri” dovremo, ancora una volta, delegarli agli altri, cioè a chi si dichiara “normale”. Ogni considerazione è vana. Attenderemo ancora, la prossima tornata elettorale. Mi vergogno a sfogliare le  migliaia e migliaia di leggi del “sociale”, perché so che  sono state proposte da clowns ubriacatisi nel Parlamento. Ho pena perché erano pagliacci e sono restati tali. Plaudo chi non ci ha  preso in giro.

Amare di più o di meno?

Giovedì, Aprile 9th, 2009

Vorrei essere farfalla svolazzante in ogni dove, o
ape suggere ogni fiore, o
starmene immoto a recitare poesia
quando, a sera, occhieggia la luna
oltre le case sparse delle contrade
dei giorni vissuti affacciato alla ringhiera
osservando la nave salpare dal porto
col carco di sogni e il Capitano
pronto a raccontare facile navigare
quando calmo è il mare.

Tanti anni ho recitato la parte.
Confessore di tutti e nessuno.
Conosco tutte le rotte e
so che talvolta la natura varia, e
tu resti estraniato dell’assenza
quando cerchi con mano
chi vestisti di sacra promessa.
Tutte le altre parole restano mute.

Felice non più ho avuto un giorno.
Resto turbato a rincorrere voci e
mani segnanti restate trent’anni.
Tutto inizia e finisce quando si ama.
Superbia avvolta di peccato
perché amore è quello e non più
allorché tanto amato sei stato.

Superare l’imbroglio dei leaders. Come?

Domenica, Aprile 5th, 2009

Qual è la questione principale del/nel nostro Paese? Sì, certo, si risponderà: la crisi economica. Nessuno afferma - soprattutto chi   ha  un  modestissimo incarico, anche come consigliere di una  farmacia comuncale -  che sia l’indennità di carica che gli viene data. Se si richiede un titolo di studio, una competenza professionale per dirigere un ufficio pubblico o no, tanto più è opportuno “scegliere” persone qualificate che, i partiti, dovrebbero inserire nella  propria Lista di candidati. Ma ciò non avviene (quasi) mai; è evidente  se   avvenisse,  già all’inizio sarebbero rese vane le promesse; poi a che servirebbero negli  enti locali, parastatali eccetera gli esperti, insomma i competenti? Ogni Partito dunque fa politica per un tornaconto, per la propria fazione. Elementare, vero? Ma nessuno rinfresca le idee, che io sappia, della gente sull’imbroglio antico, sempre nuovo e ripetitivo. La politica  gioca  sull’ignoranza, imbrogliando i giovani. Ci vogliono regole uguali per tutti i Partiti. E’ necessario imporre nelle Liste persone rappresentanti tutta la comunità, tutto il territorio nel quale avviene l’elezione. Va bene l’attenzione sulla donna, ma ci sono anche gli “altri”, riferendomi alla gente del territorio nell’economia, nella cultura, nello sport eccetera. Oggi in politica si imbroglia e basta: i primi a farlo sono gli yes-men. Nessuno si ribella a Berlusconi, non è perchél’uomo di Arcore sia geniale, ma per il fatto che la presunzione di ciascun candidato sta al gioco del capo della Pdl. Inoltre c’è il Dio denaro che spinge chi non possiede a comprare, a inquinare le regole democratiche, invece che  a far prevalere il valore del candidato; se questo fosse prassi (!) o regola, nel leader ogni imbroglio verrebbe eliminato. Facile a dirlo! direbbe qualcuno. No, è difficile iinvece iniziare, a sbloccare la situazione. Perché non facciamo, chi si ritrova defraudato anche in questa tornata elettorale, uno sciopero della fame per riscrivere le regole elettive dal … condominio al Parlamento?

La Democrazia ancora violata

Domenica, Aprile 5th, 2009

Che tristezza costoro, Politici
avvantaggiati dalla parola.
Parola? No, chiaccchiera. Promessa.
Se avessi favella sciolta, io
che di essa farei?
Ti chiamerei accanto, elettore
per dirti «Scegli il migliore,
la magia sia in democrazia!».
Ciò che non hanno capito, loro!