Archive for Maggio, 2006

Labbra e labiolettura

Venerdì, Maggio 5th, 2006

Vi ho detto della labiolettura e delle labbra. Adesso non ho voglia di approfondirvi e discutere su tutte le «forme delle labbra», davanti alle quali il sordo si trova. Vi rimando al mio testo (Renato Pigliacampo, Lingua e linguaggio nel sordo, Armando editore, pagg. 75-77, www.armando.it segreteria@armando.it). Dunque se vorrete approfondire studiatemi, mi rivolgo in particolare agli insegnanti di sostegno che mi ‘rompono’ parecchio. Mi dà fastidio chi viene a sostenere gli esami con un testo fotocopiato! Sono spesi un sacco di soldi per acquistare cose inutili, o spesso controproducenti e si fa lo spilorcio per spendere per i libri, per la cultura. Tutti sanno che è un furto. Nei libri scientifici stampati dal mio editore in ciascuna pagina, in verticale, è riportata la dicitura «La fotocopia non autorizzata è reato». Ma tutti continuano a fotocopiare, a rubare. Oh non è che io voglia vivere (sic) con i diritti d’autore della vendita dei miei libri. La verità è che non comprando libri sceintifici, nemmeno i necessari per gli esami per il conseguimento della laurea, blocchiamo il processo di diffusione delle idee, delle nozioni. Così ci avvediamo che un Premio Nobel vende nemmeno 1500-2000 copie del saggio scritto, fondamentale spesso per continuare gli studi e conseguire la professionalità. Ma quante copie (o parti) di quel testo sono state fotocopiate? Quindicimila? ventimila?

Ma io sono generoso: e vi anticipo che nel mio libro indicato sono riportate, con accanto l’immagine, la struttura fisiognomica di tutte le forme delle labbra. Eccole: bocca con gli angoli rivolti all’insù; bocca con gli angoli rivolti all’ingiù; bocca con labbro superiore sollevato da un lato; bocca con labbro superiore debordante; bocca con labbro inferiore sporgente; bocca con labbro superiore sporgente; bocca con labbra carnose; bocca con labbra sottili; bocca con labbro superiore incavato al centro; bocca con labbra increspate; bocca con labbra serrate e bocca con labbra socchiuse. Concludo nel mio testo che «in tutti i casi riportati sarà difficile per il sordo la labiolettura. La buona lettura ha bisogno di un apparato labiobuccale il più possibile normale. Con ciò si intende “bocca” e “labbra” che non creino stress e disattenzione nel labiolettore». Nel libro riporto l’immagine come deve essere la bocca trasparente.

La labiolettura è anche un’arte, ma…

Giovedì, Maggio 4th, 2006

Le mie labbra sono strutturate nella norma, possono essere lette senza stress dal sordo che ha un minimo addestramento. Quando mi faccio crescere i baffi, purtroppo accade di frequente, devo fare attenzione che i peli non invadano il labbro superiore. Osservandomi allo specchio ho notato che talvolta i baffi (lo sapevate?) creano un gioco di ombre che  obbliga il labiolettore ad uno sforzo maggiore.

Che cos’è la labiolettura? Potrei farvi una lezione sull’argomento con tanto di pedagogisti  che l’hanno sostenuta al posto del «linguaggio gestuale». Mentre scrivo queste considerazioni mi vengono in mente che parecchi docenti di sostegno non sono all’altezza di proporre all’alunno una corretta labiolettura. Forse sostengono che il compito spetti alla logopedista. Però è necessario che l’alunno «prenda le misure» dei movimenti labiali perché, senza dubbio, il rendimento scolastico dipenderà dell’attitudine di labioleggere. C’è qualche studente che critica i propri professori come colui che, di recente, mi ha dichiarato “Vogliono che io legga le loro labbra, ma essi non sono capaci di leggere le mie!”. Peccato che, questo esercizio, vada tutto a loro danno. Se imparassero la labiolettura si avvanteggerebbero sia nell’articolazione per una  buona dizione dei fonemi sia nell’intuizione di identificare le parole mancanti o/e utilizzate a sproposito. La labiolettura per gli udenti dovrebbe essere una ginnastica mentale. Mi capita spesso nelle mie lezioni universitarie di fermarmi d’improvviso, e poi riprendere a strutturare la frase afono, vado avanti per qualche minuto, infine chiedo - alle sbalordite studentesse - che cosa ho detto o se hanno intelligibile qualche parola. Ne sortiscono aspetti interessanti, spesso su valutazioni psicoanalitiche.