Lingua e linguaggio nel sordo


Il volume, ristampato nel 2003, espone gli errori compiuti in passato nell’educazione dei ragazzi sordi, sia nelle scuole speciali sia in quelle cosiddette “normali”. Errori che hanno impedito alla gran parte dei sordi italiani di acquisire una buona competenza linguistica. Come primo passo per porre rimedio a tale stato di cose, l’autore suggerisce un preciso metodo, basato sull’individuazione delle specifiche potenzialità di ogni bambino sordo e sullo sviluppo di tali capacità mediante l’insegnamento e l’utilizzo della lingua dei segni.

Non si tratta solo di un problema di metodo didattico, perché l’educazione dei sordi può cambiare ed essere efficace solo se la società nel suo insieme si rende disponibile ad accettarli senza pregiudizi, mettendo a loro disposizione adeguate possibilità di comunicazione per potersi conquistare il posto che meritano nella società in base alle loro personali capacità.

Il volume riporta considerazioni multidisciplinari tratti dalla linguistica e dall’antropologia, sempre a sostegno della teoria generale che Pigliacampo elabora ormai da anni: la Lingua Italiana dei Segni (LIS) è la lingua naturale dei sordi.


Lingua e linguaggio nel sordo, Armando editore, Roma, 1998, pp. 240.