PER ISTRUIRE I SORDI CI VUOLE SERIETA’!

Domenica 31 Agosto

Mi sono stufato di predicare al vento perché i sordi abbiano una buona istruzione. Ci sono gruppi che lavorano nel settore «sordità» che si guerreggiano l’un l’altro per sopraffarsi a vicenda e avere il campo libero per dimostrare d’essere «i migliori».

Gli insegnanti, in questo scontro, si trovano in svantaggio di conoscenze: non possono contrapporre approfonditi studi di psicologia, di neurologia e/o di linguistica eccetera. Rimangono semplicemente insegnanti che, ahimè, si considerano limitati nella complessità d’istruire e educare i sordi!

Lo Stato è assente in questo settore: e lo è perché, da decenni, delega il compito a gente formata alla carlona e non selezionata per titoli accademici o esami. Il MIUR non impone punti fermi sul programma di formazione, sulla disciplina che dovrà essere insegnata dal docente allo studente sordo o ipoacusico (in particolare nella secondaria di 2°), non c’è il supporto di conoscenze specifiche necessarie (e fondamentali!).

Oggi assistiamo ad una formazione aleatoria, talvolta vuota di contenuti didattici che, alla fine, accontenta solo gli assistenti o i tuttofare che traggono, dal «pressappoco» in cui sono lasciati i docenti (nel nostro caso dei sordi e/o ipoacusici), un tornaconto.

Renato Pigliacampo

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