I disabili cestinati e l’astuzia dei segretari di partito

Come in passato, con questa legge elettorale “porcata” voluta dal centrodestra, un’orda di famigli e di amici tenteranno di saltare sul carro per accedere alla Camera e al Senato. Noi elettori non contiamo un fico secco, nel senso che non possiamo, com’era possibile una volta, scegliere il nostro candidato giudicato onesto, meritorio e competente. Eppure nella legge “sporca” è presente un’ingiustizia ancora più estesa, di cui nessuno scrive o parla: l’esclusione, dalla politica attiva e partecipativa, dei disabili.

I partiti hanno stabilito che le candidature siano alternate, nelle Liste, tra maschi e femmine. Ogni elettore, su questa scelta, non potrà dire la sua. Tuttavia per le donne toste, che credono nelle proprie capacità, potrebbe essere un’onta, per altre un’occasione da non perdere. E’ bene ricordare, in questa miserevole sceneggiata di attori/attrici in cui la democrazia è stata ridotta a meretrice, che nessun partito sostiene candidature dei cosiddetti diversamente abili, che sarebbero di esempio a quei parlamentari che si sputano in faccia in diretta TV, che si impediscono, a vicenda, il confronto democratico nelle proposte (…).

Vorremmo chiedere ai segretari dei partiti del centrosinistra che nell’ultima legislatura hanno candidato gay maschi e femmine, trans, rivoluzionari dichiarati, ecc., se gli sono stati utili per raggiungere il loro scopo. Noi portatori di handicap siamo impediti, da tutti i partiti, di contribuire alla soluzione dei nostri problemi nei maggiori consessi elettivi nazionali.La politica è fare” diceva Alcide De Gasperi, ma ci accorgiamo – ogni giorno sempre di più – che i  “politici normali” hanno paura di fare insieme a noi. Qui mi fermo. Pensiamo che i quasi cinque milioni di disabili del nostro Paese, impediti di scegliere direttamente il candidato, scrivendolo nella scheda come avveniva una volta, devono valutare bene, nelle prossime elezioni, le Liste dei partiti: e non caschino come al solito nella furbizia dei segretari di partito, soliti proporre a noi (i protagonisti) di essere inseriti a metà o a pie’ di Lista… se così agiranno ritenetela offesa!

Sarà la confessione esplicita della loro pochezza culturale e di sensibilità per l’uomo.

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