Solitudine e speranza

Ho voglia di cantare, di liberarmi
d’una solitudine ch’รจ solo in me:
mi crocifigge da tempo;

la vedo nel volo del gabbiano,
nello sfuggente gioco del bardascio,
nel greve cammino dell’anziano,
nella mano del povero che si tende,
nel celebrante della chiesa vuota,
nella madre che percorre il camposanto
in cerca di familiare avello

(Solitudine sarai mia sposa stasera,
pur sapendo che pace non arrivera’
dall’altra sponda martoriata violata)

Stamattina era primavera
sul volto radioso d’un fanciullo
che mirava il sole

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da: L’albero di rami senza vento, Iuculano editore, 2006.

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