Il corpo ferito non mostra la sordità

La disabilità sensoriale dell’udito in una giovane donna non è visibile. Anche l’accidente della loquela può essere celato nella frequenza del gruppo degli udenti, purché la giovane taccia; per  il resto ha bèi seni o no, natiche formose o no, insomma conta il body (corpo) in questi casi: seducente o meno. La stessa opinione sul corpo vale per la ragazza udente.

La madre  della ragazza  sorda pensa che il giovane che esce con la figlia ne diverrà il «ragazzo fisso» e chissà che… Sì, avviene spesso che una storia inizia proprio così e vada avanti per alcuni mesi, anche per qualche anno. Lui nel frattempo la “prende”, intendo riferirmi ci fa sesso; è uno sfogo, una passione inevitabile, ovviamente mi riferisco a colei che è carina e sensuale (…). Non è che abbia rèmore sulla relazione tra una ragazza sorda e un ragazzo udente! La verità è che la premura della madre per «il normale» non ha avuto di frequente la riflessione che i maschi sono “rapaci”. Il possesso della lingua verbale, il destreggiarsi con la parola è una forma di difesa all’assalto della passione. La ragazza udente può fermare, con l’intervento lesto della loquela, il ragazzo che la desideri quando si faccia troppo audace e non è disposta; infatti, mentre è abbracciata a lui, ha la bocca libera per proibire le avances. Questa difesa non è possibile quando è nella stessa posizione la ragazza sorda: e lui insiste con carezze ardite e altro (…). Lei non può segnare perché, per farlo, ha bisogno della libertà delle mani ed essere ad una certa distanza. Le mamme, alla fine, intuiscono ma lasciano correre; si accorgono tardi delle conseguenze. Non mi riferisco ad eventuale gravidanza indesiderata, sempre possibile (sappiamo di una percentuale non trascurabile di giovani sorde messe incinta da ragazzotti irresponsabili) ma al fatto che, donandosi, crede d’essere stata scelta e contraccambiata nell’affetto. Era solo sesso! Se il ragazzo intende scegliere-amare una giovane del Silenzio deve prima conoscerla nella capacità di divenire madre e compagna, valutarne il mondo percettivo, culturale e lingua differente. La giovane che è stata posseduta, la giovane che si è donata ingenuamente - forse è la definizione più precisa - capisce tardi che la famiglia l’ha posta sul mercato (sic). Come il contadino fa con una bella manza. Sacrificata sull’altare di una presunta normalità altrui. Adesso, colpita dalla depressione, disprezza il mondo degli udenti; scemata la passione, «il ragazzo normale» - sognato dalla madre e dal parentado - scompare dalla vista.

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