EROS

EROS

Passione impetuosa che mi scavi
denudi mie voci a riprender via
o soffermata agli amori di ieri
in terre acque di questo paese di mare;
al pie’ del colle dei giovanili anni
tu giungi d’improvviso sublime parola
e
t’involi nell’aria in cerca d’udito,
così scuoti in me l’essere
nel tentativo di spiccare nello spazio il volo;

o quando cicala inebriata dal canto
scorda accumulare chicco per l’inverno;
o quando nonna veglia nipote
cinta al collo dell’innamorato;
quando ragazzo scende all’ìnguine
di donna forestiera
per saperne di più sull’arte d’amare;
quando atavica lucerna di pescatore
distenebra reti a tre miglia di mare

Questa passione d’urto e poesia
tragica immortale tenera rozza
che mi tiene legato alle radici (1)
all’ostile vagare di città paesi
l
ungo coste della mia Itaca
nel fiorire degli anni silenti
in cui provai disprezzo stupore
per ogni adolescente a me negata
p
oi accostarmi al suo fianco
ai bordi del Brenta all’isola Tiberina
all’Appia antica

(t’invoco nei versi discordanti
perdendo sfida paragone
coi poeti reali delle Marche
l
ussureggiante amata regione
p
ercorsa da ebefrenici torrenti
nei sospiri d’abbracci d’amanti.
Ogni giorno rincorro il sogno
cullato dall’onda
osservando il colle dell’Infinito
l
a cui ombra saluta Helvia Recina (2)
dove raro fui preso sul serio)


(1). Ai luoghi di nascita, conosciuti e frequentati.
(2). L’antica  Macerata, corrispondente, oggi, alla frazione Villa Potenza.

da: Renato Pigliacampo, Canto per Liopigama, CASISMA Edizioni, Porto Recanati, 1995.
 

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